Un uomo e una donna s’incontrano per caso, poco dopo, scambiano il proprio numero di telefono e si scrivono. Attraverso le parole, imparano a conoscersi. È un lungo susseguirsi di caratteri inoffensivi, innocui, poi sempre più intensi. Qualche settimana dopo si scoprono innamorati, si vedono l’uno nell’altro. Vivono lontani, eppure sono vicini come non lo erano mai stati con alcuno.Trasformano le conversazioni in un viaggio che li turberà per sempre, che li scoprirà un numero primo.Ciò che sembrava averli uniti per sempre, li distruggerà.I due si allontaneranno, realizzando un lungo e solitario gioco di corrispondenze, segnali e turbamenti senza risposte.
Ho sempre amato le storie d'amore che alla base mantengono la sostanza di un amore. Sei, quattro, cinque, è una storia d’amore di queste, di dialoghi immaginari, “dialoghi sordi” e sentimenti che non trovano corrispondenza. Questa non è la storia di due persone soltanto, i personaggi alle volte non hanno nome, sesso, luogo o tempo esatto. È un racconto introspettivo che ripercorre, in un lungo fotogramma, il quotidiano di un uomo innamorato. Sei, quattro, cinque, è il principio di un rituale che introduce a una lunga discussione con il sé attraverso i ricordi, la coscienza, il dolore e l’amore per una donna. Ogni giorno è un episodio che si ripete, che spinge il protagonista a concentrarsi sull’immagine sbiadita di sé; un percorso di autoconvincimento al ribasso, dove ostacoli si trasformano in barriere insuperabili. Sei, quattro, cinque, è la ricerca di una risposta; una sequenza di sentimenti ispirati dall’incontro-scontro con La persona importante. Alla fine, capita a tutti di incontrare la persona “giusta”; un uomo o una donna in grado di trasformare ogni gesto involontario in un rito. Un susseguirsi di attività, movimenti, pensieri, che riportano sempre all’altro. Svegliarsi al mattino, fare colazione, allenarsi in palestra, superare la giornata, il lavoro, andare a letto; non è il momento a fare la differenza, ma tornare a quel pensiero.Rituali semplici assumono un’altra identità, si trasformano nell’istante in cui ci s’innamora. Un incontro con l’amore che diventa per la vita, ossessivo e preda del sentimento al punto da rendere difficile il susseguirsi della quotidianità. Storie comuni che rincoglioniscono fino a sentirsi annientati, affettati, spalmati sull’asfalto, annullati nella volontà d’esistere.
E quando si perde l’idea di sé per favorire una favola dal finale incerto, ecco che la propria vita muta in un incubo doloroso. Arrovellamenti cervellotici, disperazione e sofferenza prevarranno su tutto, finanche sul principio fondante dell’amore: la reciprocità.