Sbagliando non si impara, si muore…
Nel giro di poco tempo sei persone vengono assassinate a Bologna e l'unica cosa che emerge dalle indagini è l'esistenza di un sottile filo rosso che le unisce in un tragico destino. Una fatale casualità che dimostra quanto sia costoso trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Per le forze dell’ordine è dura sbrogliare questa complicata situazione. Ed è ancora più difficile avendo tra i piedi il solito cronista ficcanaso, il salentino Saru Santacroce: le sue fonti gli permettono di sapere sempre qualcosa in più dei colleghi. Ma molto spesso il diritto di informare non collima con le esigenze investigative, pertanto lo scontro con gli investigatori è sempre dietro l’angolo.
Il clima a Bologna sta diventando incandescente. Una tale violenza non si vedeva dai tempi bui della banda della Uno bianca. Tre mesi dopo il primo delitto compare dal nulla una super testimone. E così come appare, scompare, in tragiche circostanze. La stessa fine tocca a un operaio magrebino, a due prostitute e a un clochard. Nessuno crede che tra questi delitti ci possa essere un collegamento, il modus operandi è troppo diverso per pensare alla stessa mano. Certe volte, però, un’intuizione può valere molto più di una buona prova. E il cronista Saru Santacroce permetterà di guardare i fatti con una luce diversa.