"In un periodo d'inganno universale, dire la verità è un atto sovversivo" (George Orwell)
Stanchi dei tanti e continui soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, sorge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza s'impongono sugli altri animali. E il cerchio si chiude. Perché "tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri".
Insieme a 1984, La fattoria degli animali mette in scena un mondo distopico, solo in apparenza distante da quello reale. Nasce come lucida satira antistalinista, contro ogni potere fondato sul culto della personalità e sul terrore. E ancor oggi la storia, per non dire l'attualità, ci dimostra che nessun popolo può mai dirsi salvo da tentativi tesi a minare democrazia e libertà. L'acuta critica orwelliana al totalitarismo prende qui la forma immaginifica di un'allegoria vivace, potente, incalzante. Senza dubbio, una tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.
Skönlitteratur och litteratur