"I luoghi che abbiamo conosciuto non appartengono che al mondo dello spazio dove per semplicità li collochiamo. Essi non erano che un esile frammento nel complesso di sensazioni contigue che formavano la nostra vita di allora; il ricordo di una certa immagine non è che il rimpianto di un certo istante; e le case, le strade, i viali, sono, ahimè! fugaci come gli anni"
"Dalla parte di Swann" è il primo volume di "Alla ricerca del tempo perduto" (la "Recherche"), l'opera più importante di Marcel Proust, scritta tra il 1909 e il 1922, pubblicata in sette volumi tra il 1913 e il 1927 (viene considerato il romanzo più lungo di sempre).
Nella terza parte del primo volume, intitolata "Nomi di paesi: il Nome" ('Noms de pays: le Nom'), il narratore sogna ad occhi aperti di viaggiare, visitando varie località. Combray rappresenta per l'autore un mondo infantile, chiuso e protettivo, che si contrappone ai paesi che invece vorrebbe visitare e sui quali fantastica a lungo, anche solo sui loro nomi, che gli ispirano suggestioni di vario tipo: è attraverso gli orari dei treni che immagina Balbec e sogna di andare a Venezia, Firenze, Pisa, ma una malattia lo trattiene a Parigi. Qui passeggia per gli Champs-Élysées e al Bois, incontra la giovane Gilberte, figlia di Swann e se innamora, così come decanta la bellezza e la nobiltà di Mme Swann.
La voce di Alberto Rossatti incarna con grande sapienza e partecipazione i sentimenti e le senzazioni di Charles rievocate in questo incredibile affresco letterario considerato uno dei vertici della letteratura mondiale.
(Traduzione di Denise Dubois e Alberto Rossatti, illustrazione di copertina di Marlene Mcloughlin, Swann's Way, Watercolor, Collezione privata, San Francisco, Ca.)