Dopo la soppressione dei conventi di clausura voluta da Francesco Crispi nel 1890, Suor Giovanna è costretta ad abbandonare la vita monacale dopo 40 anni di esilio dalla società. Per la povera donna si tratta di uno choc dato che ormai la suora è incapace di condurre una vita normale in un mondo che non conosce minimamente.
La scoperta del mondo costituirà una vera e propria discesa all'inferno in quello che potrebbe essere definito un romanzo di formazione al contrario.
Sola, incapace di vivere la modernità, Suor Giovanna con la sua semplicità viene risucchiata da una Napoli ricreata in maniera incredibilmente viva da Serao. Un romanzo sorprendete, attualissimo e che ebbe un'enorme fortuna. Da riscoprire.