Thomas Hardy (1840-1928), scrittore britannico, segna il passaggio tra il periodo vittoriano e il novecento, di cui anticipa il pessimismo scopenhaueriano: l’uomo, con i suoi sogni e desideri ostacolato da un destino ostile. La tecnica narrativa di Hardy è molto ifluenzata dagli impressionisti:: "un romanzo è un'impressione, non un ragionamento", perciò ricorre spesso a descrizioni pittoriche e ai colori. La sua tecnica narrativa è decisamente cinematografica: il distacco del narratore rispetto ai personaggi , di cui osserva i pensieri e i movimenti, incastonandole nei paesaggi , negli ambienti, con zoom, e campi lunghi, ha fatto sì che il cinema si ispirasse ai suoi romanzi.