"Mastro Don Gesualdo" è un romanzo scritto da Giovanni Verga, pubblicato nel 1889. La storia è ambientata in Sicilia nel XIX secolo e racconta l'ascesa sociale e la tragica esistenza di Gesualdo Motta, un muratore divenuto ricco proprietario terriero. Determinato e ambizioso, Gesualdo riesce a raggiungere una posizione di prestigio grazie al duro lavoro, ma la sua sete di potere e ricchezza lo porta a sacrificare affetti e relazioni. Sposa Bianca Trao, una nobile decaduta, sperando di entrare nell'aristocrazia, ma la loro unione si rivela infelice e sterile.
Nonostante il suo successo economico, Gesualdo rimane isolato e disprezzato sia dai nobili che dal popolo, simbolo dell'impossibilità di superare le barriere sociali e dell'ineluttabilità del destino umano. Secondo capitolo del "ciclo dei vinti", il romanzo esplora temi come la solitudine, e l'inevitabile sconfitta del singolo di fronte alla rigidità delle convenzioni sociali.