Quando parliamo di problem solving non intendiamo rifererci solo all'abilità di trovare la soluzione di un problema. Nel problem solving è soprattutto importante il metodo, la procedura che si mette in atto per arrivare alla soluzione. La diffusione dell’interesse per il problem solving deve molto allo sviluppo dei linguaggi di programmazione negli anni Settanta. Come sa chiunque si sia almeno una volta dilettato con qualche programmino, il modo in cui viene posto il problema da risolvere (problem setting) è fondamentale affinché possa essere risolto in maniera soddisfacente. Il programmatore deve in sostanza pensare in maniera strategica, prevenire eventuali bachi, utilizzare al massimo le risorse a disposizione e giungere ad un risultato. La soluzione del problema, ce lo insegna proprio l’informatica, può non essere sempre quella attesa, anche se soddisfa comunque il quesito iniziale. I 50 giochi di problem solving tratti dalla collana del Libro dei Giochi Psicologici sono rapidi quesiti che consentono di riflettere sui processi che mettiamo in atto per pervenire la risoluzione di un problema. L'obiettivo dei Giochi non è dunque verificare le abilità risolutive dei giocatori ma, piuttosto, offrire uno spunto per riflettere sul nostro flusso di pensieri allorché siamo di fronte a un problema più o meno complesso.