Scritta nel 425 a.C., nel pieno della guerra del Peloponneso, nel periodo piÃđ duro e buio per Atene, gli Acarnesi mettono in scena la profonda crisi che stavano vivendo le istituzioni ateniesi. A essere presa di mira ÃĻ lâassemblea del popolo, emblema della democrazia e della sovranità popolare. In un susseguirsi di scene comiche e farsesche, si avvicendano su questo scenario i personaggi: il profugo Diceopoli, che, stanco della guerra, va a Sparta per stringere una pace privata, racchiusa in due preziose ampolle; gli ambasciatori spartani, personificazione dei funzionari corrotti; i Traci, soldati straccioni e malmessi; il generale Lamaco, militare sbruffone e ridicolo. Venata da un profondo anelito pacifista, questa commedia, la prima rimastaci dellâautore, ci viene illustrata nellâintroduzione da Guido Paduano, con la limpida traduzione di Rosanna Lauriola, che ha curato anche gli apparati e le scelte testuali.