Mai come nel «Sentiero nel bosco» Stifter ha suffragato l’intuizione di Thomas Mann, che lo definisce «segretamente audace». Di fatto, questa storia d’amore fra un ipocondriaco, raffigurato con fulminante ironia, e una «fanciulla del bosco» che gli appare offrendo fragole selvatiche (e potrebbe egualmente trattarsi di una driade o di altro essere mitologico), proprio con la sua delicata, implacabile attenzione a ogni minima parvenza della natura e con il suo intatto riserbo sugli eventi psicologici, riesce a creare una tensione erotica altissima e a nessun’altra somigliante, così come l’opera intera di Stifter si staglia solitaria, simile a un mite macigno, al centro della grande narrativa ottocentesca. Il sentiero nel bosco è stato pubblicato per la prima volta nel 1845.