Per la giuria non c'erano stati dubbi. A uccidere il geniale pittore Amyas Crale era stata la moglie Caroline, in procinto di essere abbandonata per una giovane modella. Tutte le prove erano schiaccianti e la donna inoltre, durante tutto il processo, aveva mantenuto un comportamento decisamente remissivo, quasi volesse ammettere lei stessa la propria colpa. Sedici anni dopo, però, alla figlia di Caroline viene consegnata una lettera della genitrice che, nel frattempo, è morta in carcere. In essa la donna rassicura la figlia, dichiarandole di essere innocente. La situazione si presenta decisamente oscura. Se Caroline era innocente perchè non si è opposta al verdetto? E chi ha ucciso Amyas Crale? A risolvere il caso viene chiamato il migliore degli investigatori, il celebre Poirot, e ancora una volta la fiducia sarà ben riposta. In questo romanzo, del 1942, la Christie ha realizzato uno dei suoi più interessanti esercizi di bravura, costruendo un meccanismo tanto intricato quanto perfetto.