ยซConcupiscenza librariaยป ce lo ha confermato: la recensione, ยซminimo mostriciattoloยป, puรฒ trasformarsi in una magnifica narrazione che ha come personaggi ยซle parole di un libroยป, in letteratura sulla letteratura o, se vogliamo, in uno specifico genere letterario, magari ambiguo, arbitrario, ยซimpuroยป, persino irresponsabile, ma capace di svelare quellโยซimmagine segretaยป, quello ยซstrato sotterraneoยป in cui risiede la grandezza di un libro. Occorre, certo, che il recensore sia un ยซanimale passionaleยป e soprattutto uno scrittore, giacchรฉ ยซrecensire รจ scrivereยป. Inveterato bibliomane, Manganelli ha frequentato i piรน diversi autori: ma a quali in particolare riservava la sua devozione? Quali considerava ยซcomplici di libertร ยป? E ancora: quale idea della letteratura tale costellazione proietta? Lo scopriremo grazie a questa raccolta, che completa ยซConcupiscenza librariaยป: ยซ... รจ una prima approssimazione di ciรฒ che cerco: un luogo insieme notturno e labirinticoยป leggiamo a proposito di Borges. Un luogo unico, dunque, irripetibile, inimitabile: un ยซincantesimo che agisce in guise occulte tanto che il cosรฌ detto scrittore non ne sa, non ne saprร mai nullaยป. Esattamente ciรฒ che troviamo in Dickens, Yeats, Savinio, Nabokov, Borges, Landolfi, Calvino, Calasso. Qualcosa di oscuro, elusivo, enigmatico, lontano anni luce dal ยซlanguore affettuosoยป, dal compiacimento di certi autori pensosi, virtuosi e saggi: ยซOra, non รจ facile tollerare un saggio, non รจ facile lottare con un uomo comprensivo e antico:ยป ammette riferendosi a Carlo Levi ยซma almeno in letteratura, si puรฒยป.