«Dovevo fare i conti prima o poi con Nerone. Lo avevo già affrontato di lato, semplificandolo nel male, similmente a come si tende sempre più a fare semplificandolo nel bene», confessa Andrea Carandini. Chi si è occupato di Roma antica non può evitare di confrontarsi con quell’uragano che è stato Nerone.
Per interpretare una personalità del passato romano fuori misura, come quella di Nerone, occorre con una parte di sé entrare nella sua logica, mentre con l’altra avversarla, evitando la soluzione facile e deludente del tiranno democratico e individuando i modelli a cui s’ispirava. Un progetto ambizioso che Andrea Carandini porta a compimento, dopo aver scritto la biografia della madre Agrippina, anch’essa in prima persona.
Andrea Carandinièprofessore emerito di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana presso la Sapienza Università di Roma. Ha condotto importanti scavi tra il Palatino e il Foro, scoprendo la prima Roma dell'VIII secolo a.C. e la Roma prima di Roma del IX e del X secolo, ed è stato dal 2013 al 2021 Presidente del FAI. Per Laterza è autore, tra l'altro, di: Roma. Il primo giorno (2007);Le case del potere nell'antica Roma (2010); Il nuovo dell'Italia è nel passato (2012); Su questa pietra. Gesù, Pietro e la nascita della Chiesa (2013); Il fuoco sacro di Roma. Vesta, Romolo, Enea (2015); Angoli di Roma. Guida inconsueta alla città antica (2016); La forza del contesto (2017); Io, Agrippina (2018).