Dall’Introduzione di Daniele Corradi
È con profondo orgoglio (profondo come il mare) che vi presento questa nuova Odissea di Angela Alessia Brugugnone e di Omero, tra i primi romanzi della nuova collana di narrativa della DAE, Dario Abate Editore.
Perché orgoglio?
Perché pochi scrittori possono tentare le onde di Omero e uscirne vivi, senza venire schiacciati dal tempestoso maestro cieco.
Molti, anche fra i nostri più illustri e accademici letterati, non tenterebbero nemmeno l'impresa, anzi non vorrebbero nemmeno che qualcun altro tentasse quest'impresa, che ai loro orecchi suonerebbe come una bestemmia verso il sacro.
La forza di Angela Alessia Brugugnone è proprio quella di seguire l'esempio del maestro della Ionia: rendersi cieca alla paura dell'impresa e lanciarsi in questa immensa narrazione-navigazione. Le grandi azioni, anche letterarie, nascono da un insano (o sanissimo) sprezzo del pericolo, da un'incoscienza giovane, sincera e sfrontata, dalla piena umanitas, in una parola. Che è, a volte, uscire dalle gabbie polverose dell'Umanesimo scolastico, per essere uomini, e donne, vivi, imperfetti ma fantasticamente veri.
Beninteso: non siamo mica gli americani, però. Noi i classici, e Omero in primis, li abbiamo letti davvero! E molto spesso studiati a scuola approfonditamente; molto spesso anche in lingua originale li abbiamo amati.
Quindi l'Odissea dell'italianissima Brugugnone, che avete sotto gli occhi ora, è fedelissima all'originale omerico?
Assolutamente no.
La nostra idea, che si deve all'editore Dario Abate, è quella di far “rinascere” i miti.
Rivivere letterariamente la classicità.
E per ricreare bisogna scrivere novità: eventi, luoghi e personaggi inaspettati.
Inaspettato è l'aggettivo giusto: nel corso della lettura navigante incontrerete, infatti, inattese divergenze dall'originale, molte cose non saranno come secoli di classicismo vi hanno abituato ad aspettare, in definitiva leggerete una storia classica sì, ma nuova. La sorpresa e la vostra reazione iniziale sarà "Ah! Ma non era andata diversamente?!"; poi passerete al "Mamma mia!!!" perché le novità suscitano meraviglia, altrimenti che novità sono?
E alla fine ritroverete quel filo omerico che pensavate di aver perso... sebbene quel filo penetri la trama secondo un inusitato intreccio. Insomma, il cerchio torna. Anche se non è più un cerchio, ma una ellisse nuova, tesa verso orizzonti fantastici, inediti. Fidatevi di me.