Questo libro di racconti può essere considerato una prosecuzione ideale e certamente un'importante integrazione del celebre Diario. L'elemento autobiografico ne costituisce infatti il filo conduttore, lo scenario fisso dinanzi al quale si dipanano piccoli eventi di vita quotidiana, di ambiente familiare o scolastico descritti in modo spiritoso e vivace. A essi si affiancano reminiscenze di sensazioni ora delicate, ora tenaci che hanno per protagonisti la madre, la sorella Margot, l'amico Peter. Frammisti e integrati in questi brevi quadri dai vividi colori si incontrano racconti fantastici, scritti da un'adolescente che, nascosta in un alloggio segreto per sottrarsi ai nazisti, rievoca con poesia e ingenuità un mondo armonico in cui la natura detiene il ruolo principale. Anna osserva la luna, i fiori, gli alberi, descrive gatti, topi e conigli, si addentra nella dimensione fiabesca e popola le pagine del suo ordinato quaderno di fate, gnomi, piccole fioraie.