"Bisogna convenire che il libro è sconcertante. L'intreccio non si svolge soltanto tra i personaggi, ma soprattutto tra l'autore e il lettore." André Gide Octave è impotente, lo è fin dalla nascita, e ama, appassionatamente ricambiato, la giovane cugina Armance. Architettato con raffinato ingegno e scritto nello stile impeccabile dello Stendhal già maturo, questo suo primo romanzo, pubblicato nel 1827 e ambientato a Parigi nell'alta società della Restaurazione, mostra gli affascinati ingranaggi di una psicologia involuta e finissima attraverso un meccanismo narrativo infallibile. Gli elementi della complicata schermaglia amorosa tra i due protagonisti costruiscono autonomamente il perfetto svolgimento di un timido ma avvincente corteggiamento tra nobili frequentatori dei salotti parigini. Stendhal però, discreto ed enigmatico, fa solo intuire al lettore la singolare premessa. Mai una volta, nell'intero romanzo, viene esplicitato l'opprimente segreto di Octave. Elegante e sottile, quest'opera prima rimane una brillante testimonianza dell'abilità dell'autore nel tratteggiare quei caratteri maschili che sbocceranno poi in Julien Sorel e Fabrizio Del Dongo.
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