Per le passioni intense e la faziosità violenta che suscitò e per il coinvolgimento ideologico che caratterizzò i due schieramenti contrapposti, la guerra civile di Spagna fu diversa da tutte le altre e presto degenerò in una inaudita matanza cui l'Europa assistette impotente e inorridita. Mentre migliaia di volontari antifascisti affluirono in territorio iberico per costituire le Brigate internazionali, l'appoggio dell'Italia fascista e della Germania nazista al capo degli insorti, Franco, e l'intervento dell'Unione Sovietica in aiuto dei repubblicani trasformarono presto il conflitto in uno scontro tra fascismo e comunismo. Ricostruendo gli eventi in modo obiettivo e sfrondandoli da ogni sovrastruttura ideologica, Arrigo Petacco rievoca gli epici trentadue mesi di lotta, dal luglio 1936 all'aprile 1939, con tutte le implicazioni politiche che li contraddistinsero, soffermandosi in particolare sulla partecipazione degli italiani che combatterono sui due fronti, senza trascurare i meriti spesso sottaciuti di tanti compatrioti antifascisti diventati in seguito scomodi testimoni e quindi vittime delle purghe comuniste.