La seconda guerra fredda vede dittature e regimi assediare i paesi democratici: lâepicentro dello scontro ÃĻ lâEuropa, le armi preferite sono ingerenze politiche e ricatti strategici, i duelli piÃđ duri avvengono nel cyberspazio, e lâItalia ÃĻ uno dei piÃđ vivaci campi di battaglia. Neanche il papa ÃĻ indenne da quanto sta avvenendo. La Russia di Putin e la Cina di Xi vogliono trasformare lâEuropa in un terreno di conquiste, politiche ed economiche, al fine di far implodere NATO e UE, allontanando quanto piÃđ possibile gli Stati Uniti dai loro alleati. Gli interventi russi in Georgia e Crimea, le imponenti infrastrutture cinesi a cavallo dellâEurasia, il mosaico di sovranisti e populisti sul Vecchio Continente descrivono i contorni della sfida piÃđ temibile e pericolosa che le democrazie si trovano ad affrontare dalla caduta del Muro di Berlino, avvenuta esattamente trentâanni fa. Sulle rovine della globalizzazione, la seconda guerra fredda ha colto di sorpresa lâOccidente: ÃĻ radicalmente diversa dalla prima perchÃĐ gli attori principali non sono piÃđ due ma molteplici, le armi piÃđ temibili non sono piÃđ nucleari ma digitali e gli scontri ad alto rischio non sono frontali bensÃŽ asimmetrici. Ma in palio câÃĻ, oggi come allora, la sopravvivenza delle democrazie chiamate a reagire non solo dotandosi di nuovi sistemi di sicurezza contro gli avversari e di alleanze piÃđ flessibili, ma soprattutto di un arsenale di diritti capace di restituire vitalità ed energia al legame fra i loro cittadini e le istituzioni dellâOccidente. La seconda guerra fredda non ha ancora una data di inizio ufficiale ma in pochi dubitano oramai che sia in pieno svolgimento e stia già cambiando il mondo in cui viviamo. âLa seconda guerra fredda innesca cambiamenti destinati a durare nel tempo e contiene un bivio per lâOccidente: reagire alla sfida o far passare gli avversari.â