Come racconterebbe la propria discesa agli inferi una ragazzina di 12 anni? Così, come Lola in Atti casuali di violenza insensata la (de)scrive a Anne, il suo diario.
Tutto comincia con fatti di ordinaria amministrazione: un padre che non trova a chi vendere le proprie sceneggiature e una madre traduttrice e insegnante che non riesce a lavorare se non a ritmi forsennati. Due sorelline in tenera etΓ e una grande, grande cittΓ : New York. Eppure gli echi di una diffusa guerriglia urbana entrano di prepotenza allβinterno del racconto che Lola scrive a Anne, il suo diario. Il presidente muore ammazzato, poi ne muore un secondo, la criminalitΓ fa il paio con una fortissima crisi economica e sociale serpeggia una violenza alla Arancia Meccanica. Anche le amichette della scuola (privata) voltano la faccia a Lola quando i genitori sono costretti a trasferirsi in un quartiere popolare per mancanza di denaro. Pian piano Lola si trova a giocare a fare la dura e a entrare in gang di quartiere al femminile. Lβamore per Iz, ragazza nera spigliata e combattiva, la trascina sempre piΓΉ a fondo e ogni sera il coprifuoco viene anticipatoβ¦ Un mondo distopico come un romanzo di Philip K. Dick che, come nella migliore letteratura fantascientifica assomiglia moltissimo al nostro, funestato dalla crisi. Piccoli elementi sempre piΓΉ determinanti dipingono una situazione di violenza che non risparmia i bambini, neppure quelli delle βbuone famiglieβ.