PerchΓ© mai un uomo puΓ² "essere brutto" - magari calvo, con un naso prominente, occhi sporgenti... - mentre alle donne Γ¨ richiesto di rispettare precisi canoni estetici e di apparire sempre giovani e attraenti? Γ una domanda per la quale non abbiamo una risposta soddisfacente. Una donna nasce, cresce e passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come "brutta": Γ¨ la storia raccontata da Giulia Blasi in questo libro, una raccolta di saggi brevi che hanno l'esplosivitΓ di una serie di monologhi lucidi e affilati, a metΓ tra ferocia e risata. Dall'infanzia alla prima adolescenza, dai vent'anni all'etΓ in cui comincia l'invecchiamento, la storia del suo corpo Γ¨ la storia del corpo di ogni donna: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della quantitΓ di spazio che puΓ² occupare e di attenzione che puΓ² pretendere in ragione di come viene etichettato. Una consapevolezza che cambia prospettiva se ci si pone la domanda iniziale e poi si prosegue secondo la stessa logica chiedendosi: chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in societΓ , si debba per forza essere belle?