Le stradine strette del borgo marinaro sono stranamente senza voci, alla luce incerta di un Sole “che non sa per chi brillare”. Abbiamo bisogno dello spettacolo della vi-ta, di presenze, sorrisi, del suono della campana del Duomo. Abbiamo bisogno della nostra città, delle sue contraddizioni, dei suoi palazzi e dell’incantesimo del mare dove Icaro: il Poeta è l’eterno presente, il verso im-mortale.