La solitudine del terzo millennio Γ¨ una situazione di isolamento che Γ¨ tanto piΓΉ dannosa quanto meno evidente perchΓ© mascherata spesso da quella che ne Γ¨ anche la causa principale: lβabbondanza di relazioni virtuali che soprattutto nei giovani sostituiscono in modo improprio le relazioni sociali, atrofizzando la capacitΓ a istituirne di autentiche. Con conseguenze dannose per lβequilibrio psicofisico degli individui e con ricadute a lungo termine sullβintera societΓ . Chi Γ¨ solo si ammala piΓΉ facilmente: la solitudine Γ¨ abbinata a una percentuale piΓΉ elevata di disturbi cardiaci, forme tumorali, ictus, depressione e forme di demenza. Ma la solitudine Γ¨ anche contagiosa e si diffonde come unβepidemia che non riguarda necessariamente chi Γ¨ single o vive da solo, ma anche coppie, persone sposate o che vivono in famiglia. Nei paesi occidentali Γ¨ diventata direttamente o indirettamente la prima causa di mortalitΓ . La tesi di Manfred Spitzer Γ¨ suffragata da migliaia di studi scientifici condotti in tutto il mondo occidentale. L'importante Γ¨ capirlo al piΓΉ presto, prima che diventi un processo irreversibile.
Manfred Spitzer Γ¨ nato nel 1958 ed Γ¨ laureato in Medicina e Psichiatria. Γ stato visiting professor a Harvard e attualmente dirige la Clinica psichiatrica e il Centro per le Neuroscienze e lβApprendimento dellβUniversitΓ di Ulm. Autore di numerosi saggi, fra cui, pubblicati con successo da Corbaccio, Demenza digitale, Solitudine digitale, Connessi e isolati e Emergenza smartphone, Γ¨ uno dei piΓΉ rinomati studiosi tedeschi di neuroscienze.