Passiamo la vita a dire 'Robinson': 'l'hanno trovato come Robinson', 's'è ingegnato come Robinson'. Continuiamo a citare questo eroe della letteratura chiedendoci noi per primi come possa evocare, a distanza di trecento anni, un'immagine così efficace di isolamento e caparbietà, di disavventura e intelligenza umana, di esotismo e civiltà. Poi un giorno ci decidiamo a leggerlo e finalmente tutto ci appare chiaro." - Mauro Covacich