«In formula: la geopolitica umana studia l'interazione tra collettività collocate nello spazio geografico calandosi nello sguardo altrui. Oggetto della sua analisi sono le aggregazioni umane, in ogni realizzazione storica. Tribù, póleis, comuni. Fino all'epoca corrente, dominata dagli Stati-nazione, dagli imperi. Mai i singoli individui. Tantomeno i leader. Ritenuti irrilevanti, mero prodotto della realtà che pensano di determinare. Nella migliore accezione, soggetti che incarnano lo spirito del tempo.» Un libro frutto degli studi e del personalissimo approccio di Dario Fabbri, che racconta di una geopolitica “umana”, intessuta con discipline quali l'antropologia e la psicologia collettiva, ma anche strettamente connessa con la profondità storica, l'etnografia e la linguistica, luogo in cui le parole si fanno campo di battaglia e che quindi segnala “traumi e invasioni, conquiste e seduzioni”. Una geopolitica da utilizzare come «lente graduata per vincere la miopia, prisma prezioso per scrutare le questioni del nostro tempo. Con l'obiettivo di comprendere cosa può scalfire il sistema che abitiamo, quale potenza possiederà il futuro, in quali contesti si deciderà la lotta per l'egemonia, quali effetti avrà sul nostro Paese.»