«Proprio nella Firenze contemporanea e nel cerchio dell'attività commerciale e artigiana piú caratteristica, quella tessile, il Boccaccio rinnova attualizzando, non senza dichiarazioni di poetica, uno dei temi piú alti della narrativa cavalleresca, quello di "amore e morte"... Ma lo rinnova su registro diverso, approfondito emotivamente, nella insistente e scandita sequenza delle cinque novelle con le sette eroine appartenenti al ceto borghese e addirittura operaio... L'amore non nasce fra dorate suggestioni cortigiane e cavalleresche, o tra contemplazioni affascinanti e incantate: germoglia su dagli stessi gesti di lavoro artigiano o dagli incontri nei giochi fanciulleschi che cancellano qualsiasi distinzione di classe... Gli eroi si fanno uomini al livello dei lettori piú umili e perciò possono parlare un linguaggio piú immediato, piú ricco di risonanze per l'uomo qualunque».
Vittore Branca