Denis Brotto (Padova 1979) è professore associato presso l’Università di Padova nell’ambito degli studi sul cinema e sui rapporti tra linguaggio cinematografico e nuove tecnologie. Le sue ricerche si sono sviluppate anche nell’ambito dell’estetica del cinema e hanno dato vita a pubblicazioni quali Osservare l’incanto (2010), prima monografia italiana sul cinema di Aleksandr Sokurov, Trame digitali. Cinema e nuove tecnologie (2012) e Jean Vigo (2018), sul milieu culturale francese degli anni venti e trenta del Novecento. È inoltre autore di saggi dedicati all’opera di Marco Bellocchio, Michael Haneke, Agnès Varda, Nuri Bilge Ceylan, John Berger e ai rapporti tra cinema e letteratura.
Attilio Motta (Lecce 1971) è professore associato di letteratura italiana all’Università di Padova. Si è occupato di poesia popolare del Trecento (edizione critica dei Cantari della Reina d’Oriente di Antonio Pucci, con William Robins, 2007), di romanzo italiano del Settecento e di Ippolito Nievo, di cui ha pubblicato per l’Edizione nazionale Marsilio gli Scritti politici e d’attualità (2015). Al Novecento ha dedicato la sua prima monografia, sul ripiegamento memorialistico degli intellettuali contemporanei (L’intellettuale autobiografico, 2003), e numerosi saggi, su narratori quali Cesare Pavese e Italo Calvino e sui rapporti tra letteratura e cinema (Clint Eastwood, Paolo Sorrentino e Gianni Amelio, François Truffaut, cinema e romanzo, registi-scrittori).