ÂŦDunque, destra e sinistra esistono ancora? E se esistono ancora e tengono il campo, come si puÃē sostenere che hanno perduto del tutto il loro significato? E se un significato ancora lo hanno, questo significato qual ÃĻ?Âŧ. Norberto Bobbio Parole chiave del nostro linguaggio politico, ÂŦdestraÂŧ e ÂŦsinistraÂŧ sperimentano, oggi piÃđ che mai, una strana fortuna: i piÃđ si mostrano scettici circa lâutilità politica di questi due concetti, e molti anzi apertamente li contestano; e tuttavia tutti li adoperano, mentre nessuno, alla fin fine, sa proporne di migliori, di piÃđ chiari, di piÃđ efficaci. In realtà , attorno a queste due parole continua a organizzarsi la parte piÃđ rilevante del discorso politico. Davvero Bobbio aveva visto lungo. Davvero la sua saggezza era riuscita â scarnificando, escludendo, limitando â ad arrivare alla radice di quella distinzione: il diverso atteggiamento che le due parti, il popolo di destra e il popolo di sinistra, sistematicamente mostrano nei confronti dellâidea di eguaglianza. Naturalmente eguaglianza e diseguaglianza sono concetti relativi: nÃĐ la sinistra pensa che gli uomini siano in tutto eguali, nÃĐ la destra pensa che essi siano in tutto diseguali. Ma coloro che si proclamano di sinistra danno maggiore importanza, nella loro condotta morale e nella loro iniziativa politica, a ciÃē che rende gli uomini eguali, o ai modi di ridurre le diseguaglianze; mentre coloro che si proclamano di destra sono convinti che le diseguaglianze siano ineliminabili e che non se ne debba neanche auspicare la soppressione. PiÃđ passa il tempo, piÃđ la forza degli argomenti di Bobbio sembra rinvigorirsi. Contro ogni tentazione consociativa, i due concetti appaiono sempre piÃđ irriducibili lâuno allâaltro, nÃĐ sono ricomponibili in una sorta di compromesso intermedio, giacchÃĐ il ÂŦcentroÂŧ, per Bobbio, non ha consistenza teorica, non definisce una ÂŦparteÂŧ. Sempre piÃđ si sperimenta, specie nel nostro paese, nel fuoco di una profonda crisi di identità e di consenso della politica, il bisogno di tornare a discutere â dopo anni di inconsistenza â attorno alla questione vera. E in particolare, per la sinistra, di rimettere al centro della propria iniziativa il ÂŦfaro dellâeguaglianzaÂŧ. Questa edizione del ventennale comprende il corpo della prima edizione, seguÃŽto da tutti gli scritti aggiunti dallâautore negli anni successivi, in risposta ai suoi interlocutori e ai suoi critici. Il libro si apre con una nuova introduzione di Massimo L. Salvadori, che traccia un bilancio magistrale dellâintera materia, e si chiude con due commenti, di Daniel Cohn-Bendit e di Matteo Renzi, che rappresentano punti di vista non ovvi e che aggiungono interrogativi nuovi e piÃđ che mai attuali.