Quanto bisogna risalire nel tempo per raccontare la nascita dei graffiti? Fino alle grotte di Lascaux, alle incisioni sulle pareti di Pompei, o ai disegnetti virali lasciati dai soldati americani durante la guerra?Di certo ÃĻ a partire dai primi anni '70 del secolo scorso, tra i ragazzini dei quartieri poveri che iniziano a taggare le strade di Philadelphia e New York, che il fenomeno prende piede, esplode e dilaga in tutto il mondo. Da allora ÃĻ un proliferare di nomi, un evolversi di stili e filoni in cui ÃĻ quasi impossibile mettere ordine. Nonostante la repressione sempre piÃđ dura e l'ossessione per il decoro, oggi i graffiti sono ovunque, hanno vinto. La street art si vende nelle case d'asta, si usa in pubblicità , diventa addirittura strumento della speculazione immobiliare. Cosa ÃĻ rimasto dello spirito clandestino delle origini?Per scoprirlo, questo romanzo ci porta tra gallerie d'arte e depositi dei treni, con il cappuccio della felpa tirato su e un paio di bombole nello zaino, a sentire l'odore della vernice e l'adrenalina che sale improvvisa, muovendosi nel buio per mordere la carne della città e rivendicare il diritto di esistere in uno spazio urbano dominato dalle logiche del profitto.
Vanni Santoni (1978) ha pubblicato, tra l'altro, la saga di Terra ignota (Mondadori 2012-2017), I fratelli Michelangelo (Mondadori 2019), La scrittura non si insegna (minimum fax 2020) e La verità su tutto (Mondadori 2022). Scrive sul "Corriere della Sera". Per Laterza ÃĻ autore di Se fossi fuoco arderei Firenze (2011), Muro di casse (2015), La stanza profonda (2017, candidato al Premio Strega), Gli interessi in comune (2019) e Dilaga ovunque (2023).