Un dizionario, per sua stessa definizione, non puÃē essere riassunto.
Sarebbe una follia.
Si puÃē soltanto dire qualcosa, tanto per orientare.
Ho preso lo spunto dalle lettere dellâalfabeto internazionale per trattare argomenti di vario genere: per parlare dei sentimenti, delle passioni, delle speranze, delle aspirazioni, delle vittorie e delle sconfitte, delle illusioni e delle disillusioni degli uomini del nostro tempo.
Nel fare ciÃē ho adottato vari stili e diversi registri: dal racconto al saggio breve, dallâinvettiva alla perorazione, dalla lettera al necrologio.
Scrivo dellâamicizia (lettera âAâ), tanto per fare un esempio, ma anche della sessualità e dei rapporti uomo-donna (lettera âSâ), della fede e della laicità (lettera âRâ), del comportamento degli intellettuali contemporanei e della cultura medievale, della scuola e dellâuniversità ...
Non solo: tratto anche di Ingmar Bergman (lettera âBâ) e di Sigmund Freud, dei khamikhaze e dei serial killer (lettera âKâ), dei personaggi televisivi e di quelli che si auto proclamano nostri salvatori.
Potrebbe essere una lettura interessante, sotto molti punti di vista. E perchÃĐ no? Anche godibile.
Naturalmente il giudizio spetta ai lettori.