Scritto nel 1958, Eden apre la fase più matura e complessa della produzione fantascientifica di Stanisław Lem: tra echi orwelliani e sensuali immagini della natura del nuovo pianeta, il grande scrittore polacco dosa abilmente tensione narrativa e riflessione su che cosa sia umano e che cosa significhi comunicare. Ricordandoci che, di fronte a un'altra cultura, ci sono sempre almeno due prospettive possibili, ed entrambe valide: quella di chi osserva e quella di chi è osservato.