Camilla

· Self-Publish
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About this ebook

 Un breve racconto dell’orrore ispirato al romanzo Carmilla di Sheridan Le Fanu. Alla fine del racconto una breve nota su Carmilla.

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About the author

 Eleanor LeJune è una scrittrice francese, nata a Honfleur in Francia nel 1975. Dopo aver studiato nell’isola di Palau si è sposata e da dieci anni vive tra Roma e Parigi. Il suo primo romanzo è Eleanor ed è autobiografico, come lo sono i due che seguono: Mark e Claudine e Il Club.

Questo Club è stato pubblicizzato indirettamente nel film di Claude Chabrol, L’innocenza del peccato, quando lo scrittore anziano Paul André Claude Gaudens introduce la sua giovane amante Gabrielle Aurore Deneige, interpretata da Ludivine Sagnier, dopo averne fatta un'amante esperta e focosa, ai giochi viziosi del jet set parigino, in un esclusivo Club.

Il film in un certo senso riprende la tematica di Eleanor e cioè come può l’amore per un uomo portare una donna a prostituirsi per lui, non per soldi, ma solo per soddisfare le sue fantasie erotiche.

Dopo questi ha pubblicato, riadattando in chiave erotica romanzi del primo novecento, quali Adelina - La Biondina, Afrodite, Francesca, Julie e Florentine - Le Due Sorelle, L’Inquietudine di Arianna, Monique e Isabelle - Le Cognate, Shana - La rosa del Masisabal, nonché le raccolte di racconti Tentazioni, Surama e Fathma - Racconti erotici d’Oriente, Racconti Erotici per una Sera d’Inverno, Racconti Erotici di Primavera, Racconti Erotici d’Autunno, Le Donne Turche, La Cimiteriale, Colomba, adattamento di un racconto di Maria Grazia Deledda, Fulvia ed Ophir – Racconto erotico Cartaginese, tratto da Cartagine in fiamme di Emilio Salgari, Eloise e La contessa Sanguinaria, un racconto di puro orrore, non erotico.

Riguardo alla trilogia di Eleanor, nell’introduzione al romanzo Eleanor di se stessa dice:

Mi è stato chiesto se le avventure di Eleanor sono autobiografiche. La risposta è sì. Io sono nata ad Honfleur, un incantevole paese sul mare, nella bassa Normandia. Come scrittrice ho adottato il cognome di mia madre e non quello di mio padre, per motivi legati alla privacy.

Ho studiato poi nell’isola di Palau, in un collegio femminile, sino all’età di diciotto anni. Qui ho incontrato Jean-David, che era mio insegnante, e ci siamo sposati. Per tre anni ho vissuto una vita tranquilla e felice, sessualmente appagante.

Poi, un giorno, mio marito mi ha fatto una proposta che io ho considerato indecente: mi ha proposto di possedermi insieme ad un suo carissimo amico. Ci sono rimasta male. Ho dubitato del suo amore, ma a poco a poco, a causa delle sue continue insistenze ho cominciato a prendere in esame la sua proposta. Non era facile ciò per una ragazza che sino ad allora aveva avuto due soli uomini, di cui uno, Etienne, peraltro, non l’aveva nemmeno posseduta. Devo la decisione che presi alla mia sensibilità di sognatrice, alla mia sessualità innata, ma fino ad allora repressa, e alle mie letture erotiche.

Tra queste il romanzo Emmanuelle di Emmanuelle Arsan. Romanzo che, a livello inconscio, ha formato la mia percezione e la mia visione erotica dell’amore. La felicità con cui Emmanuelle, l’eroina del romanzo, si concede ai vari amanti o alle orge che le propongono, ha finito per contaminarmi. Nelle mie fantasie segrete ha cominciato a farsi largo la possibilità di un diverso tipo d’amore, difficilmente spiegabile.

Non volevo che un rapporto sessuale a tre si trasformasse in un’arida orgia. Desideravo donare a questo rapporto una spiritualità ed un significato più alto. Forse ero romantica. Non so, ma quando il tutto è avvenuto è stato come librarsi alta nel cielo.

Ed ho finito di innamorarmi anche dell’amico di mio marito: Alan. Ho detto anche perché, nel frattempo, ho continuato ad amare mio marito ancora più di prima. Pensavo conclusa quell’esperienza, quando Jean-David mi ha proposto un’orgia a quattro.

Qui, la titubanza non era più dettata dal fatto che sarei stata posseduta da due uomini contemporaneamente, ma che gioco forza avrei dovuto giacere in un letto con un’altra donna nuda ed io ero convinta di non avere tendenze lesbiche, che il solo contatto con l’altra mi avrebbe creato ribrezzo.

Quanto mi sbagliavo. L’incontro con Mark e Claudine doveva rivelarsi foriero di numerose novità sia sotto il piano sentimentale che sotto quello sessuale. Scoprivo così che fare l’amore con una donna era, forse, ancora più bello che farlo con un uomo.

Una donna ti dà un senso di dolcezza, di tenerezza, di morbidezza, di complicità. In un certo qual modo fai l’amore con te stessa. E’ come se ti guardassi in uno specchio. Vorrei poter esprimere le sensazioni che lentamente ma inesorabilmente mi ispirò Claudine, ma non ci riesco.

Credo di essermene innamorata, ma di un amore diverso non paragonabile a quello che si prova per un uomo. Amore che era anche dovuto alla forte ammirazione che avevo per il suo carattere deciso, audace, privo di qualsiasi inibizioni. Avrei voluto assomigliarle e alla fine ci sono riuscita.

Ed è solo grazie a Claudine che sono stata capace di superare la terza prova a cui mi ha sottoposto Jean-David. Quella di frequentare un bordello di lusso. Sì, lo confesso, mi sono anche prostituita.

Non sempre i clienti dell’esclusivo Club, ove mi sono concessa a pagamento, mi sono piaciuti fisicamente, ma mi hanno fatto scoprire un lato della mia sessualità di cui non ero a conoscenza: quello che basta il forte desiderio di un uomo a far sì che mi lasci andare. Bello o brutto non ha importanza, per il solo fatto di essere desiderata provo alla fine, superata l’iniziale ripugnanza, anch’io desiderio. E vengo, in mondo indecente, in modo ripugnante.

Con il tempo, però, non ho perdonato a Jean-David questa esperienza. Essa mi ha segnato profondamente, facendomi vergognare di me stessa. Oggi sono sempre una donna disinibita e pronta anche all’avventura, ma nel rapporto con gli altri cerco qualcosa di molto più elevato che non una semplice scopata.

Interessi comuni, sogni comuni e il fare parte di una stessa comunità ideale.

Forse un giorno, alla trilogia di Eleanor, darò un seguito, con un romanzo che illustri questo mio nuovo aspetto.

Eleanor LeJune

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