Cornovaglia, 1700.
Melusine vive nella locanda dello zio Abel, un ex contrabbandiere che ora fa il doppio gioco, e di sua zia Conwenna, una donna fragile e senza carattere. La ragazza vorrebbe andarsene da una casa dove sente di non essere niente più che una serva, ma i pochi soldi e i miseri gioielli che la madre le ha lasciato non sono sufficienti per andare da nessuna parte.
Una notte, durante una delle sue passeggiate, incontra Ryol Seznec, figlio bastardo di un lord e di una bretone venuta chissà da dove, che fa il contrabbandiere per ribellione e per far tacere i fantasmi di un passato arido e privo di amore.
Ryol è un uomo duro, che non cede ai sentimenti e alle emozioni, eppure Melusine gli resta nel cuore, pur non fidandosi di lei.
Melusine è una donna innamorata, testarda e passionale, certa che Ryol sia l’unico uomo che lei possa amare, contro tutto e tutti, soprattutto contro lui stesso.
Questa è la storia di un amore impossibile. Eppure invincibile e forte.
Forte come il mare.
Nata a Trieste, Elena Vesnaver lavora come attrice per più di 20 anni e scrive adattamenti e testi teatrali. Dal 2004 si dedica esclusivamente alla scrittura, esplorando diversi generi letterari.
Tra i suoi ultimi libri, Le ragioni dell’inverno (A.Car ed.) e Il segreto della dire (Coccole Books). Collabora alla rivista Confidenze dal 2009 con romanzi e racconti.
Per Delos Digital ha pubblicato nelle collane Sherlockiana, Senza sfumature, History Crime e Passioni romantiche. È curatrice della collana Odissea Romantica.
Con il racconto La ragazza di via Sette fontane ha vinto il Premio Scerbanenco@Lignano (2015) e con Tutti mi chiamano bionda la prima edizione del Premio Verbania for Women (2016).