Un'indagine appassionante nella storia, nei luoghi, tra i personaggi del regno più lungo della storia inglese, sulle tracce dell'ultima grande Regina.
Quando Elisabetta salì al trono nel 1952, Truman governava gli Usa e Stalin guidava l'Urss. Sette decenni più tardi, quella regina che ci era sembrata immortale, anacronistica nei suoi completi pastello come nella rigida etichetta, impassibile di fronte alle tempeste e agli scandali che hanno fatto tremare la famiglia reale, contenuta anche nel dolore per la morte, nel 2021, del compagno di vita Filippo, si è spenta repentinamente, ultimo baluardo di un Novecento che è sembrato morire con lei.
Ora, con Carlo III sul trono e i rapporti sempre più tesi all'interno della Royal Family, si inseguono inevitabili gli interrogativi sulla sopravvivenza della Corona. Perché è innegabile che Elisabetta, una vita intera consacrata alla monarchia, fosse ormai universalmente considerata il simbolo del suo Paese. A lei, che pochi possono vantarsi di aver conosciuto davvero, Antonio Caprarica dedica un'indagine penetrante e documentata, seguendone la storia dalla nascita, ripercorrendo l'intero film di un regno iniziato per un gioco del destino e durato settant'anni, fino all'ultimo giorno di vita e ai dieci successivi che, scanditi dal piano segreto «London Bridge is down», sono culminati con i funerali.
In ogni tappa il giornalista, maggiore esperto italiano della Casa Reale, va alla ricerca dell'Elisabetta segreta, dei sentimenti, dei sogni, dei tormenti celati dietro la maschera da sempre offerta a sudditi e media. Un'occasione unica per avvicinare, attraverso un racconto appassionante, una donna straordinaria che, qualunque sarà la sorte della dinastia, rimarrà per sempre regina nella memoria dei contemporanei.
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