***«Davvero vuoi uccidere la morte?»
«Tu non sei la morte. La morte non è sofferenza, ma la fine delle sofferenze. Non è sadica, bensì pietosa. Tu sei un mostro e io ti inseguirò fino in capo al mondo. Potrai avere tutti gli schiavi che vuoi, ma io ti combatterò sempre. E ogni volta crescerò di più, i miei poteri si arricchiranno, mentre i tuoi affievoliranno. Guardami bene» gli dico, fissando quelle orribili orbite nere «Perché è il mio volto quello che dovrai ricordare, insieme all’ira di chi mi ha generata» Sgusciando dalla mia stretta, ringhia «Io ho mangiato anche te. La tua carne aveva un buon sapore, così come il tuo ventre»
«Taci» grido.«Io non ho un volto, ne ho migliaia, sono nascosto in ogni uomo. Entro in lui con il suo consenso, richiamato dalla forza della bramosia che lo possiede e, attraverso di lui, mi nutro e vivo. Molti mi cercano, mi evocano per possedere la mia stessa forza. Non puoi vincere contro di me. Sei solo una palla di fango creata dal piscio e dallo sperma di chi, attraverso di me, ti ha violata.»