Etere Divino

·
· Il Saggiatore
Rafbók
131
Síður
Gjaldgeng
Einkunnir og umsagnir eru ekki staðfestar  Nánar

Um þessa rafbók

«Etere Divino, carne o non carne?» «Non è che oceano ciò che c'è in me.» Etere Divino nasce, e nascendo genera il mondo in cui viene al mondo. Etere Divino, astro di terracotta, singolarità gravitazionale, si muove in questo mondo creato da sé medesimo – un po' Walser un po' flaneur – e il mondo si fa intorno a lui, così che si dispiega davanti al lettore un universo che nasce, si espande, va morendo; un universo a cui capita, per clinamina imprevedibili, di essere il nostro. Al centro di questo poema cosmogonico, punto omega delle sue costellazioni immaginali, sta Etere Divino: incontra la morte ma la dimentica, sperimenta il sacro rigettando però il barocco, saetta furioso sopra mari salgariani e infine – protagonista della più celebre e imitata delle catabasi letterarie – rinasce al mondo pronto per l'esperienza del tragico, che dell'esistenza innocente degli inizi è il puntuale, necessario, doloroso controcanto. Etere Divino è un congegno testuale che, ora aprendosi in diastole vertiginose e immaginifiche, ora contraendosi nelle sistole di una lingua densissima ma pronta ad accogliere il proprio sfacelo, porta il lettore a fare, attraverso la lettura, esperienza di sé nel tempo. E di quel tempo assoluto in cui le categorie di presente, passato, futuro, prima e dopo smettono di avere significato che è il tempo della letteratura: vivono allora in queste pagine Esiodo e Kafka, Eschilo e Melville, poi Omero, Dante e Shakespeare, Leopardi, Carmelo Bene, tappe erratiche di un'odissea contemporanea che è anche, e prima di tutto, odissea della lingua. Prosa se la natura della poesia si identifica nel suo darsi per versi; poesia se la radice della poeticità è la «sublime esitazione fra il senso e il suono», Etere Divino stupisce per l'imprevedibilità dei toni e delle soluzioni, dimostrando per virtù stessa della propria esistenza l'imperfezione e l'obsolescenza di generi e registri letterari, diaframmi che dividono, veli che separano la lingua dall'assolutezza che, sola, è vera cifra della letteratura.

Gefa þessari rafbók einkunn.

Segðu okkur hvað þér finnst.

Upplýsingar um lestur

Snjallsímar og spjaldtölvur
Settu upp forritið Google Play Books fyrir Android og iPad/iPhone. Það samstillist sjálfkrafa við reikninginn þinn og gerir þér kleift að lesa með eða án nettengingar hvar sem þú ert.
Fartölvur og tölvur
Hægt er að hlusta á hljóðbækur sem keyptar eru í Google Play í vafranum í tölvunni.
Lesbretti og önnur tæki
Til að lesa af lesbrettum eins og Kobo-lesbrettum þarftu að hlaða niður skrá og flytja hana yfir í tækið þitt. Fylgdu nákvæmum leiðbeiningum hjálparmiðstöðvar til að flytja skrár yfir í studd lesbretti.