Eudocia, dotta e anticonformista imperatrice d’Oriente del V secolo, tramandò la storia di san Cipriano in un poemetto in esametri omerici in cui il pastiche linguistico, governato con maestria e raffinatezza, trova uno specchio nel sincretismo letterario e culturale che informa l’intera opera. Dove epos e innografia, poesia magica e oracolare, astrologia e allegorismo, gnosticismo e neoplatonismo si armonizzano, facendone una delle creazioni più fascinose dell’antichità al tramonto.
Johann Spies (ca. 1540-1623) è stato lo stampatore tedesco che pubblicò, anonimo, il libro del leggendario dottor Faust, da cui hanno preso ispirazione la tragedia di Goethe e quella di Marlowe.
Christopher Marlowe (Canterbury, Kent, 1564 Deptford, Londra, 1593) drammaturgo e poeta inglese. Figlio di un benestante calzolaio, dopo i primi studi a Canterbury fu, dal 1581, borsista a Cambridge, dove si laureò nel 1587.
Grande drammaturgo spagnolo del 17° secolo, Calderón de La Barca divenne alla morte di Lope de Vega il maestro indiscusso della scena teatrale spagnola grazie alla sua autorità morale e alla qualità spettacolare delle sue opere, dense di profonde riflessioni.
Johann Wolfgang von Goethe (Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco.
PAOLO SCARPI insegna storia delle religioni e religioni del mondo classico presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Padova. Autore di numerose indagini sulle religioni del mondo antico, ha pubblicato La fuga e il ritorno. Storia e mitologia del viaggio, Venezia 1992; ha curato per la Fondazione L. Valla l’edizione e il commento di Apollodoro, I miti greci (Biblioteca), con la traduzione di Maria Grazia Ciani, Milano 19984, e sempre per la Fondazione L. Valla ha pubblicato Le religioni dei misteri, 2 voll., Milano 2002. Ha contribuito con Le religioni del mondo antico: i politeismi al Manuale di Storia delle religioni, Roma-Bari 20037, tradotto in numerose lingue. Ha curato Tra maghe, santi e maiali (con il coordinamento artistico di S. Zuffi), Milano 1998.