Eva

· Lindhardt og Ringhof
Rafbók
49
Síður
Einkunnir og umsagnir eru ekki staðfestar  Nánar

Um þessa rafbók

Eva è forse uno dei più straordinari personaggi femminili mai creati da Verga. Una ballerina che si muove nel mondo delle arti e dei sentimenti con estrema lucidità. Eva, a differenza del pittore Enrico Lanti, che la ama spassionatamente, è ben consapevole di quanto il proprio fascino si regga su un sottile gioco illusorio e, proprio per questo, sa servirsene con astuzia. Cedendo alla corte di Enrico, Eva gli si offre in tutta la propria ordinarietà, ricordando ad entrambi quanto l’amore, spogliato delle sue irrazionali aspettative, possa tornare ad essere dolorosamente concreto. Eva saprà fare un passo indietro, ma Enrico, consumato dal dolore, sarà costretto a convivere con i suoi ricordi...

Giovanni Verga (1840-1922) nasce a Catania in un’antica famiglia di origine aragonese. Arruolatosi nella Guardia Nazionale di Garibaldi (1860), si dedica in parallelo alle prime produzioni letterarie, dando vita alla rivista "Roma degli Italiani". Vivrà a lungo fra Firenze, Milano e Roma – entrando così in contatto col coevo mondo letterario – per poi ristabilirsi definitivamente a Catania (1893). Verga è considerato il massimo esponente del Verismo e, con capolavori assoluti quali "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo", ha conosciuto grandissima fama, ottenendo nel 1920 anche la nomina a Senatore del Regno d’Italia.

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