Una ragazza affetta da psicosi, credendo di essere il demonio, commette il più terribile dei delitti. Rinchiusa in un ospedale psichiatrico, troverà una misteriosa e inspiegabile morte.
AIRAM è una storia d’amore. O almeno è ciò che sostiene Roberto, il protagonista di questo romanzo. Ed è persino vero, perché è l’amore per Maria che lo fa andare avanti anche di fronte a una realtà impossibile da immaginare neppure nei peggiori incubi.
AIRAM è orrore ed è pazzia, una equazione tra il male e la malattia mentale, quando le variabili non sembrano negarsi a vicenda, ma diventano motivazione l’uno dell’altra.
AIRAM è la storia di Roberto, un giovane come tanti: una laurea rinchiusa in un cassetto, una famiglia che si disgrega alla morte del padre e una relazione con una ragazza forse troppo bella e troppo altolocata per lui.
AIRAM è la storia di una tossicodipendenza che porta il protagonista fin quasi alla morte; è una storia di violenza, di tradimenti, di famiglie disfunzionali. Ma anche una storia di persone buone che vivono per aiutare gli altri.
AIRAM è la storia dove la follia, o una rarissima malattia, possono chiamare direttamente in causa il sovrannaturale, il diavolo stesso, per dirla tutta.
AIRAM è soprattutto la storia dell’incontro tra Roberto e Maria, che da un sogno a occhi aperti, da cui non ci si vuole destare, diventa un incubo terribile da cui non ci si può svegliare
Nasce a Roma nel 1963. Il suo modo di scrivere, definito cinematografico, perché riesce a rendere al massimo "visivamente" le storie che racconta, ne ha fatto accostare il suo nome a grandi scrittori contemporanei, uno tra tutti Stephen King del quale non nasconde la passione e da cui ha tratto iniziale ispirazione.
I suoi romanzi e i suoi racconti brevi, spesso ambientati in Italia, sono sempre più frequentemente improntati al "thriller" più che al vero e proprio "horror".
Va detto però che la differenza tra questi generi letterari, nel suo caso, è sempre molto sottile.
Per Runa Editrice ha pubblicato anche "Cacciatori di fantasmi"