L’etnometodologia descrive il modo in cui le persone organizzano continuamente la loro interazione sociale. Questi studi criticano l’essenzialismo basandosi sullo studio delle pratiche reali. Informate da fenomenologia, postmodernismo e dialettica negativa (Husserl, Heidegger, Saussure, Merleau-Ponty, Sartre, Derrida, Lévinas, Hegel e Adorno), queste analisi perseguono questioni filosofiche vitali come si rivelano nelle pratiche di tutti i giorni: cos’è l’oggettività viene esaminato studiando il lavoro di assaggiatori di caffè professionisti che descrivono i sapori; ciò che è razzismo viene scoperto studiando la dialettica del dominio nei rapporti faccia a faccia; quali sono “le regole” è ri-specificato dalle etnografie dell’instaurazione degli ordini locali nel flusso del traffico pedonale e del modo in cui i surfisti sulle onde organizzano il loro turno. Basati sulla ricerca dell’autore in una dozzina di paesi, questi capitoli nascono inizialmente come lezioni tenute presso l’Università della Calabria.