«Carissimo padre, recentemente mi hai chiesto per quale motivo sostengo di avere paura di te. Come al solito, non ho saputo darti una risposta...» Con queste parole si apre la lettera che Franz Kafka scrisse a suo padre, Hermann Kafka, nel novembre del 1919. L’affidò alla madre Julie, nella speranza che queste pagine, così sentite, profonde e strazianti, potessero donare nuova vita a una relazione consumata da anni di incomprensioni, liti e pesanti silenzi: un rapporto contraddittorio, che condizionò pesantemente la formazione e l’opera letteraria del giovane Kafka, tra ammirazione e repulsione, paura e amore, rispetto e disprezzo. Ma a nulla valse quest’ultimo, disperato tentativo: la madre Julia, forse consapevole dell’inutilità del gesto del figlio, restituì la lettera, che non fu mai letta, al mittente. Fu pubblicata, postuma, nel 1952, non più documento personale ma parte dell’opera letteraria di uno dei più grandi scrittori della modernità.