Che cosa si prova a cadere da un piroscafo in mezzo al Pacifico? Chiedetelo a Henry Preston Standish, il protagonista di questo piccolo libro, un agente di Borsa di New York che si è appena concesso la sua prima vacanza solitaria per poi, una volta al largo, cadere inopinatamente in mare. Sposato, con due figli e una carriera soÂlida, Standish è un bravo cittadino, ÂĢscialbo coÂme una tela grigiaÂģ, che non ha mai avuto dubÂbi o cedimenti, ma a un tratto ha sentito il bisoÂgno di partire. Se il viaggio non andrà come sperato è solo colpa della sua condizione di ÂĢgentiluomoÂģ â fonte ultima dei suoi guai â, che gli ha impedito di urlare a squarciagola per chieÂdere soccorso. Quando infatti si decide a farlo è troppo tardi e si ritrova in pieno oceano, menÂtre la nave si allontana per sempre allâorizzonÂte. Le ore successive le passerà a riflettere sulla tragica ironia della sua sorte: una minima odisÂsea tutta interiore che lentamente si trasforma in una sorta di regressione talassale, in un liviÂdo ritorno a una agognata condizione prenaÂtale. E su quello che in fondo è solo uno scivoloÂne, Lewis costruisce â con un senso dellâequiliÂbrio che ha del miracoloso â un apologo beffarÂdo e una novella perfetta.