In questo turbine di avvenimenti, due adolescenti, un apprendista muratore e un cameriere, si ritrovano per caso e decidono di incrociare i loro destini in un progetto balordo, un sequestro che cambierà per sempre le loro esistenze.
In una Palermo illuminata dalla luce, anzi dalle luci, di un riscatto universale, i protagonisti del romanzo trasformano in avventura purissima il groviglio in cui, senza calcolo delle conseguenze, si sono infilati.
Gian Mauro Costa ravviva con talento la tradizione del romanzo di formazione: in queste pagine si sentono Mark Twain e Alain-Fournier, il cinema francese e americano, ma soprattutto si avverte la lingua smagliante di un narratore autentico.