Giorni di luglio

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Il titolo originale del racconto che qui presentiamo, Heumond, ÃĻ una parola in disuso, formata dai sostantivi Heu (fieno) e Mond (luna), quest’ultimo nella sua accezione di mese, e sta praticamente per ­luglio, l’epoca della fienagione. Proprio ­durante alcuni giorni d’estate si sviluppa infatti il breve, tormentato itinerario spirituale di Paul ­Abderegg, che Hermann ­Hesse colloca sullo sfondo tangibile di una natura a un tempo scenario fisico e metafora della vita interiore. In vacanza nella villa paterna, il giovane Paul ÃĻ strappato alle sue appassionate letture di adolescente dalla visita di due donne, sua coetanea l’una, piÃđ matura l’altra; in un rapporto fatto di parole non dette, sguardi, moti dell’animo, avrà inizio la sua educazione sentimentale.
PiÃđ che nell’azione o nella trama, il pregio evidente di questo libro risiede nello stile denso di sensibilità psicologica con cui Hesse cala il lettore in un mondo dove anima e natura sono l’una il riflesso dell’altra. Nella descrizione del primo turbamento amoroso di un adolescente, Giorni di luglio restituisce l’esperienza della vita con una finezza poetica che uguaglia la vivida rappresentazione della realtà.

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Hermann Hesse nacque nel 1877 a Calw, nel WÞrttemberg. Dopo studi in seminario, presto abbandonati, si dedicÃē alle piÃđ svariate attività. A rivelarlo al grosso pubblico fu, nel 1904, il romanzo Peter Camenzind. ViaggiÃē in India e si stabilÃŽ in Svizzera, dove scrisse negli anni ’20 le sue opere piÃđ importanti come Siddharta e Il lupo della steppa. Vinse il premio Nobel nel 1946 e morÃŽ a Montagnola (Svizzera) nel 1962.

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