In questo saggio profetico di quache anno fa, Giulietto Chiesa conduce un'approfondita analisi controcorrente, in cui mette a fuoco le responsabilità dell'Occidente, impantanato in un tracollo senza precedenti: economico, finanziario, ambientale, ma anche valoriale e politico.
Per Chiesa, già da tempo la leadership usa mostra la guardia. Per mascherare la propria debolezza, cerca un nemico su cui scaricare responsabilità e colpe, qualcuno di cui avere paura. La Russia è quel nemico. Lo è stato in passato e torna a esserlo ora, con il suo uomo forte Vladimir Putin alla guida. Ma e se la russofobia 2.0 fosse solo uno specchio in cui, deformata, si riflette la crisi occidentale?
Sono considerazioni che non si possono eludere oggi, proprio oggi che la guerra infuria. Conoscere il recente passato, ripercorrerne gli eventi, smascherare le retoriche propagandistiche: forse la strada per la pace passa solo dalla comprensione di ciò che è stato. Sempre che si sia ancora in tempo. «La "russofobia 2.0" ci segnala che è in preparazione un'altra guerra, ma incomparabilmente più pericolosa per l'esistenza stessa dell'Uomo.»