È una pallida giornata di settembre dell’anno 9 d.C. quando tre intere legioni agli ordini del generale Publio Quintilio Varo vengono travolte dalla furia dei barbari e annientate in un agguato nella foresta di Teutoburgo, in Germania. Un massacro annunciato, che getterà un’ombra sulla gloria di Roma e aprirà una profonda ferita nella memoria di ogni cittadino dell’Impero. In un quadro di devastazione e di morte, le vicende del centurione Calidio, pronto a morire pur di mettere in salvo almeno l'aquila, l'insegna simbolo di Roma, si intrecciano a quelle dei soldati, dei comandanti, degli uomini, donne e bambini al seguito delle colonne romane, ciascuno sorretto dall’orgoglio di appartenere a una grande civiltà. Un intreccio avvincente di storia e invenzione, di eroismo e viltà, dal grande patos.