Dopo aver comprato una vecchia fattoria nel Massachusetts, un uomo desidera contemplare il paesaggio, ma la casa è sprovvista di una veranda. Scendendo a compromessi con se stesso, si accontenta di farne costruire solo una parte, sul lato nord. Una volta terminata, vi si accomoda ad ammirare la montagna che sovrasta la valle. Ogni giorno, seduto fuori a fine giornata, nota un riflesso tra i boschi delle alture: immagina che vi sia una casa, e che sia abitata da persone solitarie e felici. La veranda diventa quindi per lui luogo di sogno e speranze, soglia di passaggio verso una vita diversa, ma anche vuoto esistenziale di amari risvegli. Una narrazione costellata da note autobiografiche, che dà il nome all’unica raccolta di racconti di Melville e che custodisce tra le righe un lato meno conosciuto del grande autore di Moby Dick.