A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale
Un romanzo come I Malavoglia â notÃē Capuana â non si puÃē riassumere: la storia di questa famiglia di pescatori di Acitrezza, paesino in provincia di Catania, ÃĻ ormai considerata una sorta di manifesto del verismo italiano e un classico della nostra letteratura. Lâumanità dei vinti di Verga, immancabilmente falciati da un destino crudele e implacabile, si muove corale con quieto e desolato lirismo, sostenuta da quella fede nella provvidenza che rimane lâunica consolazione di fronte allâaccettazione dellâimmutabilità del ciclo della vita e allâidea che solo il lavoro possa dare un senso allâesistenza. A contrastare questo attaccamento alla tradizione câÃĻ lo sgomento o il facile e fugace entusiasmo con cui si assiste allâavvento di un progresso che pare voler stravolgere i vecchi ordini e le consuetudini di una civiltà arcaica.
ÂŦUn tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce nâerano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio allâopposto di quel che sembrava dal nomignolo, come devâessere.Âŧ
Giovanni Verga
nacque nel 1840 a Catania, dove trascorse la giovinezza. Nel 1865 fu a Firenze e successivamente a Milano, città in cui venne a contatto con gli ambienti letterari del tardo Romanticismo. Il ritorno in Sicilia e lâincontro con la dura realtà meridionale indirizzarono dal 1875 la sua produzione piÃđ matura allâanalisi oggettiva del mondo e alla resa narrativa di tale realtà . MorÃŽ a Catania nel 1922. Di Verga la Newton Compton ha pubblicato nella collana GTE I Malavoglia, Tutte le novelle, Mastro-don Gesualdo e Storia di una capinera.