Cโรจ un cuore nella Qabbalah: รจ lo "Zohar", il ยซLibro dello splendoreยป, un immenso e rapsodico commento alla "Torah" nato sul finire del tredicesimo secolo in ristretti circoli cabbalistici castigliani e destinato a imporsi come opera principe di una intera letteratura, che fiorirร per secoli. E cโรจ un cuore nello "Zohar": il capitolo dedicato alla creazione, sigillato nella lucentezza delle sue chiose โ insieme chiarissime ed enigmatiche โ ai primi diciassette versetti della Genesi. E appunto questo capitolo รจ stato tradotto e commentato giร negli anni Trenta da Gershom Scholem, il massimo storico e interprete della Qabbalah nel nostro tempo, che nellโampia Introduzione riesce a farci percorrere la vasta tessitura dello "Zohar", conturbante per lโalternanza di brevitร ermetica ed espansione omiletica. Con magistrale limpidezza Scholem ci espone il drammatico racconto ยซpreliminareยป delle dieci sefirot o ยซsfereยป in cui si dispiega la vita segreta della Divinitร , emersa dallโinsondabile En Sof. Ed รจ solo questa cornice che ci permette di cogliere pienamente il tratto distintivo dellโesegesi zoharica, dove le parole della Scrittura ยซdiventano simboli nei quali, per il medium della realtร del principio, del cielo, della terra, si manifesta unโaltra realtร ยป. "I segreti della creazione" รจ stato pubblicato per la prima volta nel 1935.