Pubblicato nel 1958, I vagabondi del Dharma rappresenta il seguito ideale del romanzo più celebre di Kerouac, quel Sulla strada considerato fin dal suo primo apparire una sorta di "Bibbia della Beat Generation". Anche nei Vagabondi, sempre di forte matrice autobiografica, lo scrittore racconta le avventure dei suoi discepoli e confratelli beatnik impegnati nella ricerca, disordinata ma sincera, di una nuova verità. Verità che, soprattutto grazie all'influsso della scuola Zen di San Francisco, Kerouac e i suoi identificano con gli insegnamenti buddhisti. Il loro percorso spirituale è costellato di omeriche bevute nei ritrovi fumosi del quartiere cinese di San Francisco così come di esaltanti scalate fra le montagne inviolate della California; di meditazioni notturne nei boschi o sulle spiagge solitarie ma anche di riti di sfrenata sessualità. Su tutto, la prosa ora lirica ora umoristica di Kerouac, ricca di echi musicali, che rende la narrazione sempre avvincente e serrata, mai lenta, neppure nelle pagine di più profonda meditazione e di più intenso lirismo descrittivo.