"L'uomo non dovrebbe mai, in nessuna situazione, potersi pensare Dio, potente come il Signore dei Signori." Vittorino Andreoli Un uomo che, fin da bambino, vive nella paura. E che per difendersi cerca rifugio nella religione. Entra in seminario, si appassiona all'immagine di Dio. L'incontro con la teologia, un'inaspettata ascesa nella carriera ecclesiastica, arciprete, vescovo, fino alla nomina a cardinale, poi il precipizio; una malinconia strisciante, insistente, che si trasforma in crisi, in conflitto aperto, quando il protagonista non ÃĻ piÃđ in grado di negare a se stesso ciÃē che deve continuare a nascondere agli altri: Dio non esiste. Senza piÃđ fede, ma incapace di rinunciare alla porpora della sua toga, il cardinale viene indicato come probabile papa. Ed ÃĻ proprio nel conclave per l'elezione del nuovo pontefice che sarà costretto ad affrontare la contraddizione che lo consuma. In un romanzo ricco di colpi di scena, Vittorino Andreoli, con la maestria che lo contraddistingue, ci porta dentro all'eterno conflitto tra la maschera e il volto, tra l'immagine che diamo di noi e le piÃđ intime lacerazioni del nostro animo.
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